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Come utilizzare la funzione TRADUCI in Excel

    CASO_TIPICO_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    In questa guida vediamo come utilizzare la funzione TRADUCI in Excel. Questa funzione permette di tradurre il testo presente all'interno di celle Excel, scegliendo la lingua di origine e di destinazione da un elenco prestabilito.

    CASO_TIPICO_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    TRADUCI è una funzione che richiede la versione 365, mentre non è compatibile con le versioni precedenti in Excel. Gli argomenti della funzione sono 3, facilmente intuibili:

    =TRADUCI(text; [source_language]; [target_language])

    Andando più nel dettaglio:

    • Text è il testo che vogliamo tradurre, che può essere sia inserito in una cella sia inserito fra virgolette (ad esempio "Hello world")
    • Source_language è la lingua di origine, quella del testo originale
    • Target_language è la lingua di destinazione, quella che vogliamo ottenere
    STEP_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    Excel si appoggerà a un servizio online per effettuare questa traduzione in tempo reale, quindi è richiesta una connessione Internet - il servizio si chiama infatti Microsoft Translator e ha un limite di utilizzo per utente. Al momento non è chiaro quale sia il limite, dato che questi servizi variano in continuazione. Le lingue che possiamo utilizzare sono tutte indicate a questo link ma ho aggiunto, se dovesse servirti, una tabella complessiva anche nel file che puoi scaricare cliccando sul pulsante qui sotto!

    Che cosa fa la funzione TRADUCI in Excel

    Vediamo un caso pratico per scoprire più nel dettaglio come agisca la funzione TRADUCI in Excel, cui puoi accedere scaricando il file allegato alla guida. Abbiamo un grafico semplice che parte da una tabella chiamata TBL e c'è anche un commento molto approfondito, ma c'è un problema: è tutto in giapponese! Come facciamo a capire di che cosa stiamo parlando?

    In questo caso, la funzione TRADUCI può aiutarci:

    CASO_TIPICO_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    =TRADUCI(TBL[#Tutti];"ja";"it")

    TRADUCI prende tutti gli elementi della tabella e li traduce per noi dal giapponese (ja) all'italiano (it). Come fa? Il testo, come anticipato, è tradotto tradotti in tempo reale da Microsoft Translator - infatti ci appare la scritta #BUSY! mentre vengono compiute le operazioni necessarie, che richiedono pochi secondi. Le cifre, se presenti (come in questo caso), diventano testi.

    Scopriamo quindi che i dati sono relativi a prodotti venduti nei singoli anni, separati in quattro categorie: libri, accessori, calendari e penne. Abbiamo un contesto di riferimento che può aiutarci a procedere nella nostra analisi.

    Chiaramente si può ottenere lo stesso risultato anche con altre lingue, ad esempio l'inglese:

    CASO_TIPICO_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO_INGLESE

    =TRADUCI(TBL[#Tutti];"ja";"en")

    In questo caso il procedimento è come il precedente - prendiamo il testo in giapponese, che sarà tradotto in inglese in automatico.

    Tornando al caso per passare dal giapponese all'italiano. C'è una versione della formula anche più breve, cioè questa, che porta allo stesso risultato:

    =TRADUCI(TBL[#Tutti];"ja")

    Se non specificato, il terzo parametro prende la lingua del nostro sistema - nel mio caso, l'italiano. Trovo comunque utile indicare la lingua che desideriamo, anche per semplificare la comprensione.

    Si potrebbe tentare addirittura così:

    CASO_TIPICO_FUNZIONE_TRADUCI_ERRORE_RICONOSCIMENTO_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    =TRADUCI(TBL[#Tutti])

    Tuttavia, quest'ultimo caso non funziona correttamente, dato che libro diventa radice, come puoi vedere dalla cella S3. Excel riesce a capire quasi alla perfezione il testo, che è in giapponese, e che vogliamo tradurlo in italiano, ma il testo risultante è diverso dagli altri casi. Per qualche motivo, Excel pensa che 本 sia "Cinese Semplificato" e non "Giapponese". Perchè?

    Vediamolo insieme, utilizzando la funzione RILEVALINGUA. RILEVALINGUA è una funzione utile se lavoriamo con TRADUCI perchè ci permette di ottenere la lingua utilizzata nei testi di un certo riferimento. Se la utilizziamo nella nostra tabella di partenza, questo sarà il risultato:

    RILEVALINGUA_ESEMPIO_TABELLA_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    =RILEVALINGUA(TBL[#Tutti])

    Come noti, quasi tutti i termini sono ja (Giapponese) mentre per i termini neutri c'è en (Inglese). L'unico termine che risulta diverso, indicato come zh-Hans (Cinese Semplificato) è proprio 本. Conviene quindi dichiarare la lingua di origine proprio per evitare queste incomprensioni, che in altri casi potrebbero essere meno ovvie.

    Come tradurre testi in Excel 365 con la funzione TRADUCI

    TRADUCI serve anche a tradurre testi che possono essere in diverse celle, sempre seguendo la struttura precedente. Vediamo quindi un caso diverso, dove abbiamo sempre qualche nostro fantomatico collega che, per farci un piacere, ha commentato il grafico di cui sopra: purtroppo, anche in questo caso è tutto in giapponese - e in celle diverse.

    Come possiamo risolvere?

    DETTAGLIO_VARIE_CELLE_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    Anche in questo caso, la formula è piuttosto intuitiva, per fortuna:

    =TRADUCI(G2:G17;"ja";"it")

    Il caso è in realtà molto simile a quello precedente - anzichè indicare l'intera tabella, ci basta segnalare le celle che desideriamo tradurre e avremo la traduzione corretta, dal giapponese all'italiano, delle parole inserite nelle celle specificate.

    STEP_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    Risulta particolarmente interessante notare come, in questo caso, le parole varino da una sezione all'altra. Le operazioni sembrano indipendenti fra di loro, almeno per un certo livello di traduzione - non c'è una vera e propria revisione del testo finale per avere una pura coerenza testuale e, facendo un test con TESTO.UNISCI per avere tutti i testi in una sola cella, il risultato è equivalente. Si riesce comunque a comprendere, piuttosto facilmente, il commento dell'intero grafico.

    Come rilevare la lingua di un testo da tradurre in Excel con TRADUCI

    Potrebbe capire di ricevere un testo in Excel dove la lingua di origine non si chiara. Vediamo come fare in questo caso, prendendo in automatico la lingua del testo con la funzione RILEVALINGUA:

    STEP_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    =RILEVALINGUA(B3)

    Come notiamo, RILEVALINGUA ci rivela che il testo in B3 è in spagnolo (es). Traduciamolo:

    DETTAGLIO_VARIE_CELLE_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    =TRADUCI(B3;B1;H1)

    Il testo viene tradotto in automatico dallo spagnolo all'italiano senza particolari sbavature, anche a livello di sintassi e di ortografia. Un aspetto che trovo interessante è come, in questo caso, non siano necessarie le virgolette. Ciò significa che, se il testo fosse in giapponese, potremmo semplicemente scrivere ja nella cella B1 e ottenere in automatico il risultato che ci serve, senza utilizzare ulteriori funzioni di supporto.

    LINGUE_POSSIBILI_FUNZIONE_TRADUCI_MICROSOFT_EXCEL_365_MARCOFILOCAMO

    Al momento le lingue che si possono utilizzare sono ben 133 - le puoi trovare comodamente sul file da scaricare in cima alla guida!

    Conclusioni

    La funzione TRADUCI è un valido alleato per tradurre testi in Excel, dato che risulta sia rapida sia facile da utilizzare. Potremmo avere qualche problema perchè bisogna essere connessi a Internet e c'è un limite di utilizzo mensile, ma trovo sia un aiuto importante per allineare velocemente anche team internazionali che magari ricevono file da consociate poco avvezze a utilizzare l'inglese.

    La funzione RILEVALINGUA sarà importante solo in casi estremi, ma risulta interessante come comprimaria per avere una panoramica e una conferma in tempo reale di ciò che stiamo provando a ottenere.

    Sono certo che i file aziendali avranno presto queste funzioni attive, anche se è probabile che vengano poi cancellate - una volta tradotto il testo e ottenuto un buon risultato, non sono certo che abbia senso mantenerlo in forma di formula, tenendo a mente i limiti mensili nell'utilizzo della funzione!

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